Compendio della qualità nella tecnica della costruzione

In tutto l’edificio si verificano ripetutamente problemi di distribuzione del calore, che è poco omogenea. Alcuni locali sono troppo caldi, altri troppo freddi. Il comfort non è quindi ottimale. Inoltre, viene consumata un’eccessiva quantità di energia, con conseguente aumento dei costi di esercizio.

Nell’abitazione ha vissuto per anni una sola persona. Dai punti di prelievo l’acqua veniva erogata senza problemi.
Recentemente si è trasferita nell’edificio una famiglia di 5 persone. Quando si aprono più rubinetti contemporaneamente, si verifica un calo di pressione. Di conseguenza la quantità di acqua erogata si riduce. Questo è scomodo specialmente quando si fa la doccia (poca acqua, temperatura instabile ecc.). Sono stati già sostituiti tutti i filtri dei rubinetti, senza però risolvere il problema.

Nonostante l’elevata velocità dei ventilatori, il dry cooler non riesce a smaltire tutto il calore in eccesso. Nei casi peggiori si rischiano addirittura guasti dovuti all’alta pressione. Tutto ciò provoca perdite di carico, rumori fastidiosi, un maggiore fabbisogno energetico e un aumento dei costi di esercizio.

Se l’energia elettrica è di origine fossile (ad es. prodotta in una centrale a carbone), a ciò si aggiunge anche un aumento delle emissioni di CO2.

Nel piano interrato si formano regolarmente chiazze d’acqua sul pavimento, specialmente in primavera, estate e autunno. In cantina si respira un’aria «viziata» e sotto al sistema di distribuzione del freddo dell’impianto di climatizzazione è bagnato il pavimento.